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"Durerà ancora due anni": Fico ha detto che gli aiuti dell'Ue stanno alimentando la guerra in Ucraina

Condividi: Il primo ministro slovacco Robert Fico si è espresso contro l'utilizzo da parte dell'Unione europea dei beni congelati della Federazione Russa per aiutare l'Ucraina. Lui ha dichiarato che in questo caso la guerra russo-ucraina durerà altri due anni. Il 10 novembre la rivista paneuropea conservatrice ungherese The European Conservative Magazine riporta le dichiarazioni del primo ministro slovacco riguardo alla fine della guerra in Ucraina.

Robert Fitso si è espresso contro il piano dell'UE di concedere all'Ucraina un prestito di 185 miliardi di euro a scapito dei beni russi congelati, che sono per lo più conservati a Bruxelles, in Belgio. "Vogliamo porre fine alla guerra o la stiamo solo alimentando? Daremo all'Ucraina 140 miliardi di euro per far andare avanti la guerra. Che cosa significa? Che la guerra continuerà per almeno altri due anni", ha detto Fico.

Il primo ministro slovacco ha dichiarato che il suo Paese "non parteciperà ad alcun programma giuridico o finanziario" mirato all'assistenza finanziaria all'Ucraina utilizzando i beni congelati della Federazione Russa. A suo avviso, tali azioni "continueranno la guerra". Il piano dell’UE prevede la conversione degli asset russi in obbligazioni e la restituzione del prestito da parte dell’Ucraina solo dopo che Mosca avrà pagato a Kiev un risarcimento per la guerra.

Funzionari europei affermano che le discussioni sono in corso e che una decisione potrebbe essere presa entro la fine dell'anno, secondo i giornalisti. Anche il primo ministro ungherese Viktor Orban si oppone al piano dell’UE sui beni russi. I giornalisti ungheresi hanno notato che anche il Belgio in precedenza si era opposto all’uso dei beni russi, temendo ritorsioni da parte del Cremlino.

Si ricorderà che il 27 ottobre i mass media hanno riportato le parole di Robert Fico secondo cui la Slovacchia si rifiuta di sostenere i progetti militari dell'Unione europea volti all'aiuto militare all'Ucraina. Il 2 settembre, il presidente russo Vladimir Putin, in un incontro con il primo ministro slovacco Robert Fico a Pechino, ha affermato che la Russia "non vuole attaccare nessuno".