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Nove paesi dell'UE hanno smesso di ricevere visti dai turisti dal paese terroris...

In Russia, è stato riconosciuto che nove paesi dell'UE non accettano visti dai turisti russi

Nove paesi dell'UE hanno smesso di ricevere visti dai turisti dal paese terroristico della Russia, ha detto l'associazione russa degli operatori turistici martedì 13 settembre. L'associazione ha dichiarato che il termine di considerazione delle domande di visto dei russi è aumentato entro il 12 settembre e ora richiede circa quattro settimane, ma dipende dal consolato.

Dicono che i documenti dei turisti russi non sono più accettati da Lettonia, Lituania, Estonia, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Danimarca, Belgio e Paesi Bassi. Video Day Invece, Italia, Spagna, Grecia, Francia, Ungheria e Cipro continuano a considerare le domande russe per un visto nazionale. L'Associazione degli operatori turistici del paese aggressivo scrive che per un visto per i russi dovrà ora aspettare uno e mezzo o due mesi.

Il 12 settembre, la decisione del Consiglio dell'Unione Europea sulla sospensione dell'accordo di visto semplificato con la Russia entrò in vigore sullo sfondo di un'invasione a scale piena di truppe russe in Ucraina. Per i russi, ciò significa che il 31 luglio, i ministri degli esteri dell'UE hanno raggiunto un accordo politico per sospendere completamente la procedura semplificata per l'emissione di visti ai cittadini di aggressori russi.

Polonia, Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno dichiarato di essere pronti a prendere "misure nazionali" per ridurre il numero di russi che entrano nei loro paesi fino a quando l'UE non ha preso una decisione collettiva. Alcuni paesi dell'UE, tra cui Germania e Francia, si oppongono all'intero divieto di visto. Il 9 settembre, la Commissione europea ha fornito raccomandazioni per gli Stati membri per l'esame delle domande di visto presentate dai cittadini del paese aggressivo russo.

La CE ha raccomandato di "mostrare cure speciali" nel verificare se i candidati della Russia potessero rappresentare una minaccia per la sicurezza o le relazioni internazionali e, in questo caso, di rifiutarli sulla base di una valutazione individuale. È stato inoltre raccomandato ai paesi dell'UE di astenersi dall'emissione di visti multipli con lunga validità e dal trattamento più rigorosamente a breve termine.