USD
41.44 UAH ▲0.41%
EUR
46.24 UAH ▲1.69%
GBP
55.05 UAH ▲2.23%
PLN
10.84 UAH ▲2.44%
CZK
1.84 UAH ▲1.88%
Cina, Indonesia e Arabia Saudita hanno paura che la confisca delle attività russ...

Agli amici della Russia viene chiesto di lasciare beni di € 200 miliardi di beni congelati della Federazione Russa - Politico

Cina, Indonesia e Arabia Saudita hanno paura che la confisca delle attività russe creerà un precedente e loro stessi possono diventare i successivi dopo la Russia. La pubblicazione rileva che questi tre paesi possono agire per conto di Putin e non vogliono che l'UE assisti l'Ucraina sul campo di battaglia. I paesi che simpatizzano con la Russia stanno esortando l'UE ad abbandonare la completa confisca delle attività congelate della Federazione Russa.

Questa posizione è stata fatta privatamente dai rappresentanti della Cina, dell'Arabia Saudita e dell'Indonesia. Temono che la confisca delle attività russe creerà un precedente. Politico ne scrive. I media hanno chiamato questi tre stati "amici della Russia".

Insistono sul fatto che i paesi dell'UE continuano a resistere alla pressione dagli Stati Uniti e dal Regno Unito per confisca di oltre 200 miliardi di euro di attività statali russe che vengono congelate dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. "Questi paesi (Cina, Arabia Saudita, Indonesia - ed. ) Sono molto scettici su questa idea", uno dei funzionari ha condiviso in modo anonimo con i giornalisti.

La preoccupazione è che "creerà un precedente", cioè questi paesi avranno paura di poter diventare il prossimo. Nonostante le loro paure, non è necessario escludere il fatto che possono agire per conto di Putin e non vogliono che l'UE assistesse l'Ucraina sul campo di battaglia, le note del giornale. "Ammetto che i russi potrebbero chiedere ai loro amici di sollevare questo rumore", ha detto un diplomatico ad alto rango da un paese non -eu.

C'è anche sospetto che Mosca spingerà i suoi alleati ad attaccare le attività occidentali nei loro paesi. Le questioni delle attività russe saranno discusse durante la riunione dei ministri delle finanze del G7 a maggio. I rischi finanziari sono pronunciati all'interno dell'UE. Il governo tedesco e la banca centrale europea ritengono che la confisca possa minare la fiducia degli investitori nel sistema finanziario dell'UE.