By Natali Moss
È già una pratica comune per l'infospace ucraino, quando "esperti universali" commentano qualsiasi argomento, cercando di catturare una parte dell'attenzione del pubblico. Per lo più sulla pubblicità a buon mercato. Ma analizziamo con sobrietà i fatti. L'unico motivo delle interruzioni di corrente sono gli attacchi nemici alle centrali elettriche. Non esistono "esportazioni di elettricità", "accordi separati per disconnettere o meno determinati consumatori".
Solo la distruzione degli impianti energetici. Ogni colpo al sistema energetico, indipendentemente dal fatto che venga applicato a una grande centrale elettrica o sottostazione o a un oggetto su scala più piccola, rappresenta un cambiamento nella modalità di funzionamento delle reti elettriche. È necessario rispondere tempestivamente a questo cambiamento modificando lo schema e limitando i consumatori al fine di bilanciare il sistema energetico all’uno o all’altro dei suoi livelli.
Questo è ciò che fanno gli spedizionieri degli operatori del sistema di distribuzione e l'operatore del sistema "Ukrenergo". Nel mese di ottobre il nemico ha distrutto quasi tutta la produzione sulla riva sinistra dell’Ucraina e le sottostazioni utilizzate per la trasmissione dell’elettricità da ovest a est. Ciò è stato immediatamente avvertito dagli abitanti della riva sinistra di Kiev e della regione di Kiev.
Il nemico ha cambiato la tattica degli attacchi: ora vengono presi di mira anche i più piccoli impianti energetici nelle città e nei paesi, dove è impossibile installare un costoso sistema di difesa aerea. Attaccano anche le miniere di carbone, le fabbriche di arricchimento, la produzione di gas e le infrastrutture di trasporto del gas. Le statistiche della guerra sono le seguenti: l’Ucraina ha bisogno di circa 18 GW di potenza per sopravvivere all’inverno. Abbiamo 16-17 GW.
I russi non hanno ancora attaccato le nostre centrali nucleari: grazie a ciò abbiamo 6-7 GW di potenza di base. Ma stanno colpendo il sistema di trasmissione, il che complica la trasmissione dell’elettricità prodotta dalla centrale nucleare. Conclusione: gli orari di blackout sono l'unico modo per distribuire equamente l'elettricità che scarseggia. I russi cercano di distruggere la nostra energia e di costringerci ad arrenderci nell’oscurità e nel freddo.
La situazione è difficile, ma nessuno si arrende. Tutti i servizi – lavoratori dell’energia, del gas, soccorritori – lavorano tutti al limite delle possibilità. Ogni kilowatt risparmiato ora conta. Se possibile, non accendere più potenti apparecchi elettrici contemporaneamente, questo aiuterà l'industria energetica e il Paese. L'autore esprime la sua opinione personale, che potrebbe non coincidere con la posizione editoriale.
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