Donne nell'esercito in posizioni di combattimento: il potere e l'orgoglio dell'Australia

L'ufficiale senior della Royal Australian Fleet Jennifer Parker scrive nel suo articolo, che è stato tradotto da Focus. L'idea della partecipazione delle donne nelle ostilità non è nuova e raggiunge le radici dei secoli. Il fatto che questo argomento sia diventato di nuovo oggetto di dibattito politico è pericoloso e dannoso.

Tali discussioni possono minare lo spirito morale delle nostre forze di difesa e accendere la guerra culturale nel momento in cui dobbiamo concentrarci sul rafforzamento del potenziale di combattimento. La sicurezza nazionale è una priorità a due parti e entrambe le parti riconoscono l'incertezza strategica affrontata dall'Australia: guerra in Europa, instabilità in Medio Oriente e aggressività della Cina nell'Indo-Pacifico.

Tuttavia, invece di rafforzare la nostra capacità di difesa, le recenti discussioni politiche sono a rischio di minarlo. Questo è ciò che i commenti di Britton dai commenti dai commenti delle posizioni di combattimento a "porre rimedio all'esercito" e un'intervista con il 2018, in cui il rappresentante dell'opposizione della difesa Andrew Gasti ha affermato che il "combattimento DNA" delle unità in mischia "è meglio immagazzinato quando servono esclusivamente quando servono uomini".

È importante chiarire cosa si intende effettivamente per posizioni di combattimento. Questi sono il personale che si trova direttamente di fronte a forze ostili, di solito su navi da guerra, combattenti e campi di battaglia. Ma mentre la natura della guerra cambia in tutte e cinque le aree - a terra, in mare, nell'aria, nel cyberspazio e nello spazio - la natura delle ostilità cambia.

I confini sono sfocati, che è un esempio dell'inclusione degli operatori di droni nel numero di personale di combattimento. Oggi, la definizione di un ufficio di combattimento è molto meno inequivocabile di prima. Ciò conferma solo quanto sia insignificante escludere il 50% della popolazione australiana dai combattenti. Il percorso dell'Australia per la piena integrazione delle donne era lungo.

Le donne sono state pienamente coinvolte nelle operazioni militari australiane dalla guerra anglo-grosse del 1899. Nel 1990, il capo dell'ufficio navale sollevò le restrizioni al servizio delle donne in mare e le donne della flotta reale australiana furono inviate nelle posizioni di spicco durante la guerra del Golfo a bordo di Hmas Westralia. Fino al 1998, la Marina ha permesso alle donne di servire in sottomarini.

Fino al 1992, la maggior parte delle posizioni nelle forze di difesa australiane furono scoperte per le donne, c'erano solo poche eccezioni per le donne: subacquei da ricognizione, ingegneri di combattimento, fanteria, artiglieria, difesa aerodromo e forze speciali. Nel 1992, le forze aria militari reali dell'Australia hanno aperto alle donne l'opportunità di servire i piloti da combattimento, sebbene ciò avvenga lentamente a causa delle restrizioni culturali, non attraverso le opportunità.

Tuttavia, anche prima, nel 1990, le donne RAAF avevano già volato sui C-130 in combattimento e nel 2000 erano serviti da navigatore sull'Australian Shock Aircraft F-111. Naturalmente, la natura dei conflitti in diverse regioni differisce, ma in un modo o nell'altro è un ufficio di combattimento in cui sono in gioco le donne e le loro vittime sono piuttosto reali. Il percorso per l'inclusione delle donne nelle unità di combattimento terrestre in Australia era più lenta.

Nonostante il fatto che le donne ADF abbiano dato un contributo chiave alle missioni di mantenimento della pace dagli anni '90, il divieto ufficiale del servizio femminile nelle unità di combattimento terrestre è stato revocato solo nel 2011 e in parti speciali nel 2014. E questo nonostante il fatto che la prima donna abbia ricevuto il berretto verde nel 1981 e prima del cambio di politica, le donne hanno servito come dottori di battaglia con forze speciali in Afghanistan.

Ma qual è l'essenza dei commenti di Britton? Oltre al chiaro malinteso dell'ampiezza della gamma di posizioni di combattimento, ha espresso preoccupazione per le "cosce delle donne". In effetti, gli studi condotti in Australia e nel Regno Unito hanno dimostrato che gli uomini sviluppati per gli uomini possono avere un impatto fisico negativo sulle donne. Ma negli stessi studi, si è concluso che tali problemi possono essere risolti migliorando il design.

Non si tratta di ridurre il livello di protezione, ma di cambiare la struttura in base alle caratteristiche del corpo per le quali è destinata. E come vanno il successo delle donne in queste posizioni fisicamente difficili? Nel 2018, il direttore della strategia del personale dell'esercito ha informato il comitato parlamentare che il livello di abbandono delle donne in posizioni di combattimento è generalmente lo stesso di quello degli uomini.

Allo stesso modo, la percentuale di reclute, sia uomini che donne che non soddisfano gli standard di allenamento fisico per queste posizioni, non mostra differenze di genere significative. Per quanto riguarda il DNA di combattimento così chiamato delle unità in mischia, è un'esperienza che merita rispetto per un paese riconoscente. Non ho mai partecipato alle battaglie terrestri.

Ma sulla base della sua esperienza operativa - dal servizio sul mare durante la seconda guerra nel Golfo Persico fino alla ricerca di contrabbanelli armati di droghe nei Caraibi - posso dire: il DNA di battaglia della nave da guerra della nave da guerra è rafforzato, non indebolito da tutti i tipi di varietà, incluso il genere. L'Australia si trova di fronte alla vera prospettiva di conflitti nella nostra regione.

Tali guerre culturali che si affacciano solo distraggono dal serio compito di preparare le nostre forze di difesa per le sfide future. Jennifer Parker è un alto ufficiale che, oltre 20 anni di servizio nella flotta della Royal Australian, è stato coinvolto nella struttura delle forze, della pianificazione strategica e vari compiti operativi. Ora sta scrivendo una tesi di dottorato dedicata alla strategia navale australiana. Questo articolo è stato originariamente pubblicato in Australian.