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Blow per la Federazione Russa: le compagnie di navigazione greca hanno smesso di trasportare petrolio russo - Media

Anche la "flotta ombra" potrebbe non essere abbastanza per trasportare tutto il petrolio russo, dicono i giornalisti. Tre grandi compagnie di navigazione greca che hanno contribuito all'esportazione di petrolio russa per decenni hanno fermato i suoi trasporti per evitare le sanzioni statunitensi, che sono state imposte ai singoli vettori di petrolio dalla Federazione Russa. Su di esso riferisce Reuters.

Le petroliere di Minerva Marine, Thenamris e TMS hanno trasportato petrolio russo per decenni e hanno continuato a farlo quando la maggior parte delle altre compagnie occidentali lo ha abbandonato per evitare rischi sanzionali. Secondo la fonte, questo sviluppo è un duro colpo per la Russia, in quanto restringe il numero di compagnie navigabili pronte a trasportare il petrolio russo ai consumatori in Asia, Turchia, Medio Oriente, Africa e Sud America.

Più di 100 petroliere sono di proprietà di Minerva Marine, Thenamaris e TMS. Tale arsenale è in grado di coprire quasi tutte le esportazioni di petrolio dalle porte europee russe Primorsk, Ust-Luga e Novorossiysk circa 10 milioni di tonnellate al mese o 2,4 milioni di barili al giorno. Secondo Reuters, uno dei commercianti ha affermato che la "flotta ombra" potrebbe non essere sufficiente per trasportare tutto il petrolio russo.

Nel frattempo, secondo Washington, gli Stati Uniti si stanno preparando a adottare misure rigide per violare il tetto a prezzo stabilito. Secondo il ministro delle finanze statunitensi Janet Ellen, gli Stati Uniti sono previsti da compagnie di navigazione provenienti da 30 paesi circa centinaia di navi sospettate di trasportare petrolio dalla Federazione Russa con il superamento del tetto del prezzo. Gli Stati Uniti credono anche che non ci siano ragioni per preoccuparsi del petrolio russo.

La restrizione dei prezzi del petrolio per la Russia, introdotta dagli Stati Uniti e dagli alleati alla fine del 2022 per un'invasione a scale intera dell'Ucraina, ha ridotto le entrate del Cremlino. Nell'estate del 2023, le informazioni apparvero che quasi nessuno era interessato al petrolio russo nel continente europeo. Per questo motivo, le esportazioni di petrolio grezzo a luglio sono diminuite a 104 mila barili al giorno. Veses con petrolio russo si diressero quasi sempre in Bulgaria.