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"Petrel" dovrebbe far "piegare" l'Occidente: ISW ha analizzato lo scambio di minacce tra Putin e Trump

Condividi: L'American Institute for the Study of War ritiene che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia chiesto test sulle proprie armi nucleari in risposta alle forti dichiarazioni del Cremlino riguardo al missile Burevesnik e al drone sottomarino Poseidon. La Russia ha testato questi sistemi senza testate nucleari, ma ha assicurato al mondo che potrà costringerlo a “inchinarsi” al presidente Vladimir Putin.

Il 29 ottobre Trump ha annunciato che gli Stati Uniti inizieranno a testare le proprie armi nucleari “a parità di condizioni”, come già stanno facendo altri paesi. Il rapporto dell’ISW del 30 ottobre affermava che molto probabilmente la Russia era coinvolta. La decisione di Washington è stata presa alla luce delle dichiarazioni di Mosca sui test di un missile e di un veicolo aereo senza pilota in grado di trasportare testate nucleari.

La Federazione Russa ha testato il "Burevesnyk" e il "Poseisdon" senza di essi, ma ha sottolineato che questi sistemi hanno conseguenze devastanti e sono una potente arma del "giorno del giudizio". Ha assicurato ai russi che le loro armi non hanno eguali e che dovrebbero costringere l'Occidente a "inchinarsi" a Putin. Trump non ha specificato se gli Stati Uniti testeranno le testate o i loro sistemi di lancio.

Tuttavia, i funzionari russi hanno affermato che Washington inizierà a testare le testate nucleari. Affermano che in questo caso la Federazione Russa avrà "mani libere" per testare le proprie armi. Altre principali conclusioni degli analisti: Vi ricordiamo che il 30 ottobre il Ministero della Difesa russo ha annunciato che il presidente Vladimir Putin ha ordinato di garantire il passaggio dei giornalisti stranieri nelle "aree di blocco delle truppe ucraine".

Le Forze Armate della Federazione Russa sono pronte a fermare le ostilità a Pokrovsk, Myrnograd e Kupyansk per 5-6 ore. Il portavoce del ministero degli Esteri, Georgy Tykhi, ha esortato a non fidarsi delle proposte di Putin riguardo ai “corridoi”. Secondo lui, ciò può aiutare la Federazione Russa a giustificare le aggressioni e le provocazioni contro i media. Tychy ha sottolineato che il capo del Cremlino non ha mai mantenuto nessuna delle sue promesse riguardo al cessate il fuoco.