Incidenti

L'esercito indiano prevede di colpire gli UAV usando un potente sistema a microonde

Tale iniziativa ha lo scopo di aiutare l'esercito indiano a chiudere un'esigenza critica: fornire opportunità di trovare, tenere traccia e neutralizzare le piccole minacce aeree con sistemi con un raggio accurato di 5 km. Sullo sfondo della rapida crescita dell'uso dei droni nella guerra moderna, l'esercito indiano fa passi decisivi per rafforzare le sue opportunità nella lotta contro i droni. Su di esso riferisce il riconoscimento dell'esercito.

Una richiesta per l'acquisto di potenti sistemi a microonde (HPM) è stata recentemente inviata. Questa è la tecnologia avanzata progettata per neutralizzare i piccoli UAV che sono sempre più utilizzati da stati militari come la Turchia, la Cina, il Regno Unito e la Russia. Tale iniziativa dell'esercito indiano ha lo scopo di risolvere un'esigenza critica: identificare, tenere traccia e neutralizzare le piccole minacce dell'aria usando sistemi con un raggio accurato di quasi 5 km.

A differenza dei metodi tradizionali, che si basano su gusci, i sistemi HPM utilizzano onde elettromagnetiche per dirigere il funzionamento dei sistemi di droni elettronici. Questo approccio complica la contro -misura dell'avversario, riduce l'efficienza dei dispositivi di protezione delle interferenze o della protezione elettronica, che vengono spesso utilizzati dai droni ostili.

L'integrazione della tecnologia HPM viene effettuata nell'ambito di una strategia di larga scala per equipaggiare i veicoli corazzati indiani con droni avanzati. Le armi tradizionali, come mitragliatrici da 12,7 mm, sebbene efficaci contro scopi d'aria più grandi, non affrontano piccoli droni di shunt che sono più difficili da intercettare. I sistemi HPM eliminano un tale svantaggio e offrono una soluzione non inotica che può fallire i droni senza distruzione fisica.

L'adozione di questa tecnologia è anche un progresso strategico nel campo dell'interazione tra le forze armate dell'India. L'esercito esplora anche nuove piattaforme, come Common Air Defense Tracked System (Cadet), che combinano le tecnologie per la lotta contro i droni in un'unica architettura. La piattaforma si concentra sull'aumento delle capacità della difesa collettiva, migliorando al contempo la risposta alle minacce aeree.