Incidenti

Gli attacchi energetici russi mettono a rischio la sicurezza nucleare: la Commissione europea lancia l'allarme

Condividi: La Commissione Europea ha avvertito che i massicci attacchi della Russia alle infrastrutture energetiche ucraine rappresentano una minaccia reale alla sicurezza nucleare. I danni alle sottostazioni e alle linee di trasmissione elettrica, che assicurano il funzionamento delle centrali nucleari, hanno già causato interruzioni nella fornitura di elettricità, acqua e calore in diverse regioni del paese.

Lo ha annunciato la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles il 10 novembre, riferisce il corrispondente della "Pravda europea". Secondo Hipper, gli attacchi russi stanno mirando intenzionalmente a strutture energetiche critiche in Ucraina, comprese le sottostazioni che alimentano le centrali nucleari.

I danni a questi impianti non solo provocano interruzioni nella fornitura di elettricità, acqua e calore, ma minacciano anche direttamente la sicurezza delle centrali nucleari e il funzionamento stabile del sistema energetico del Paese. "Putin continua a terrorizzare gli ucraini. Vediamo che con i suoi attacchi attacca intenzionalmente le infrastrutture energetiche critiche, in particolare le sottostazioni che forniscono elettricità alle centrali nucleari.

Questo massiccio attacco ha portato all'interruzione delle forniture di elettricità, acqua e calore e ha anche messo a rischio la sicurezza nucleare", ha detto il portavoce della Commissione europea. Ha inoltre sottolineato che l’UE continua a sostenere l’Ucraina in tre direzioni: introducendo sanzioni contro la Russia, fornendo aiuti militari e aiutando a ripristinare le infrastrutture energetiche critiche.

Inoltre, la Commissione europea coordina il lavoro con i partner internazionali per mobilitare risorse aggiuntive per rafforzare il sistema energetico ucraino. Inoltre, Gipper ha sottolineato che l'Ucraina rimane il maggiore destinatario degli aiuti dell'UE nel settore energetico, e l'obiettivo principale è ridurre al minimo i rischi per la popolazione civile e proteggere le strutture critiche, comprese le centrali nucleari.

Ricordiamo che dopo il massiccio bombardamento dell'8 novembre, il Tsentrenergo TPP ha completamente interrotto la produzione di energia e il ripristino delle strutture danneggiate richiederà diverse settimane. Per questo motivo, le interruzioni di corrente in Ucraina continueranno per 3-4 turni e con l'inizio del gelo potrebbero aumentare.