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"Peccato per le forze armate": Farion ha risposto alla critica delle sue parole sul russo "Azov"

Secondo l'ex parlamentare, il capo del Cremlino Vladimir Putin sosterrà solo la presenza della lingua russa nell'esercito ucraino, perché, come crede, è a favore dei russi. La linguista Irina Farion ha dichiarato di non poter chiamare soldati ucraini che non parlano la lingua statale, poiché, secondo lei, "disonorano le forze armate dell'Ucraina". In Telegram Channel, ha pubblicato un post appropriato. Ha suggerito che i combattenti "smettono di inventare per se stessi".

L'ex parlamentare ha attirato l'attenzione sulla necessità di legislazione. "Grazie a tutti gli odiatori. Sarai la spazzatura che vinceremo dal paese inevitabilmente", ha detto Farion bruscamente. La figura sociale crede che la domanda linguistica sia importante, "altrimenti la guerra continuerà per sempre". A suo avviso, il capo del Cremlino Vladimir Putin sosterrà questa situazione solo in Ucraina, perché, come pensa, è a favore dei russi.

La linguista Irina Farion ha dichiarato di non poter chiamare soldati ucraini che non parlano la lingua statale. Ha suggerito che i soldati si definiscono "russi" se comunicano in russo. La dichiarazione "rumorosa" sui combattenti della Brigata "Azov" della NSU e la 3 brigata d'assalto della sua intervista al giornalista Janini Sokolova il 4 novembre. Le dichiarazioni categoriche dell'ex parlamentare non hanno supportato la maggioranza.